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Il blocco sessuale di Venere - Almalibre Rebelde - Translife Revelation


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Blocchi sessuali
Il blocco sessuale di Venere

Tratto da “Psicologia della sessualità Liberata” di Almalibre Rebelde.

Spesso l’operatore di Tantra dell’Origine (o già in fase di Mappatura Bioenergetica) riscontra un forte blocco energetico sul primo chakra, di cui l’attore è completamente inconsapevole; blocco che se è quello di Venere, si manifesta nella difficoltà del contatto fluente tra i corpi, nella rigidità del torso e delle gambe, nel distacco energetico quando si entra in contatto coi genitali di altri e nell’incapacità di essere nella presenza di sé, in caso di “giochi” di contatto.
Il blocco è tipicamente femminile, ma è anche presente in diversi maschi che hanno una parte femminile molto pronunciata, o che sono abituati da anni a routine sessuali ripetitive.
In questi casi l’attore risponde ai risultati della scansione energetica dicendo, se non è in coppia, che quando incontra un’energia affine alla sua non ha barriere nell’esprimere la sua sessualità o, se vive in coppia che fa sesso regolarmente, ma approfondendo viene a galla che il sesso viene fatto in modo meccanico, periodico-cadenzato e senza gioco preventivo.
Partendo da questi presupposti, formuliamo ora un’ipotesi: che l’inconsapevolezza del blocco di Venere e il blocco stesso, partano da un input di matrice-religiosa che rappresenta all’attore il sesso in quanto “atto sessuale” e non come flusso energetico. E che ciò sia utile alla matrice-schiavizzante per spingerlo verso la verticalizzazione dei rapporti e quindi verso la coppia, o una sua variante.
Farò un esempio pratico rappresentando vari scenari: 
immaginate di trovarvi col vostro gruppo tantrico e di stare praticando il massaggio; 
di organizzare con lo stesso una festa in maschera in cui si danza nudi nel contatto tra i corpi; 
di invitare a una cena nuda un amico e di predisporre le pietanze al centro del letto; 
di organizzare delle performance di danza erotica; 
di abbracciarvi intensamente con corpi nudi; 
di stendervi a terra a contatto con altri corpi  e altro di simile.
E immaginate al contempo che non vi sia nulla di preciso che deve far seguito a questi contatti-giochi, come invece la matrice-religiosa suggerisce debba accadere.
In tutti questi esempi, visto che state smuovendo energia sessuale, se non avete il blocco di Venere che blocca le sensazioni, facendole transitare per le aree sub corticali dell’interpretazione che le trasformerebbe in percezioni filtrate dalla matrice-schiavizzante, state facendo sesso; ossia state smuovendo le vostre energie sessuali facendole fluire insieme a quelle degli altri.
Il centro del discorso è che nella Liberazione del Sé, il sesso non ci viene rappresentato dalla nostra mente programmata che lo identifica in un atto preciso, come la penetrazione ad es, a causa del programma pre instillato nella fase educativa; ma bensì in quanto flusso di energie, qui e ora, il cui svolgersi non è già scritto.
Il blocco di Venere è quindi, nella “Psicologia della Sessualità Liberata”, un meccanismo di matrice-schiavizzante che subdolamente veicola l’attore inconsapevole, verso la verticalizzazione di un rapporto e quindi verso la coppia;  in quanto l’energia e i pensieri legati alla sessualità, vengono costantemente indirizzati verso uno specifico individuo che rappresenta la concretizzazione dell’atto sessuale.
Il blocco di Venere è presente in tutte le coppie e, tra chi è single, quando sono presenti il tipo di matrici sopra descritte, o la paura di avere contatti con cellule-uomo, per le quali il contatto dei corpi non può poi non degenerare nel sesso meccanico e nell’idea di coppia.
Inoltre va aggiunto che, come sempre, ad un determinato blocco corrisponde il mirror del proprio Dono energetico, che in questo caso è quello del “contatto”.
Il Tantra dell’Origine è di certo l’unica via da seguire per lavorare a rimuovere i blocchi di Venere che inevitabilmente, nel breve o medio periodo, spingono verso la coppia, ma non è sufficiente se non viene poi affiancato nel tempo, dalla creazione di un proprio gruppo tantrico in cui la pratica divenga periodica e costante.
Il Tantra dell’Origine è difatti una Via della Liberazione del Sé e non va concepito come conoscenza una tantum, ma bensì come pratica periodica che lavora sui blocchi e pulisce dalle vibrazioni di matrice che inevitabilmente si accumulano nella vita quotidiana, tendendo a condensarsi energeticamente in altri e nuovi blocchi.

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