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IL PASSATO E' SOLO UN SOGNO


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La decima tecnica di centratura:

“Fai che la tua attenzione sia in un punto dove puoi vedere qualche evento passato, e perfino la tua forma, avendo perso le sue attuali caratteristiche, è trasformata”.

Ricorda il tuo passato, un qualunque avvenimento: la tua infanzia, una storia d’amore, la morte di tuo padre o di tua madre, una cosa qualunque. Osservalo, ma non lasciarti coinvolgere. Ricordalo come se fosse la vita di qualcun altro. E mentre questo avvenimento torna a essere proiettato di nuovo, siine attento, consapevole, come un testimone, restandone distaccato. La tua forma passata sarà presente lì nel film, nella storia.  Sii distaccato anche dalla tua forma passata. Osserva l’intero fenomeno come se tutto non ti appartenesse: tu sei solo un testimone, un osservatore. Questa è una tecnica assolutamente fondamentale.
E’ stata molto usata, soprattutto dal Buddha. Esistono molte forme di questa tecnica; puoi trovare il tuo modo per approcciarla. Quando per esempio di sera stai per addormentarti, percorri a ritroso i ricordi dell’intera giornata. Non cominciare dal mattino, inizia proprio da dove ti trovi, sul letto, dall’ultimo fatto, e poi và a ritroso. Poi gradatamente, passo dopo passo, vai a ritroso fino alla prima esperienza della mattina, quando per prima cosa ti sei svegliato. Vai a ritroso, e ricordati continuamente che non ne sei coinvolto. Per esempio, qualcuno ti ha insultato nel pomeriggio. Vedi la tua forma che viene insultata, ma tu resti solo un osservatore. Non farti coinvolgere, non arrabbiarti di nuovo: se accade, significa che sei identificato. In questo caso hai mancato l’obiettivo della meditazione. Non arrabbiarti: non sta insultando te, sta insultando la forma che c’era nel pomeriggio. Quella forma ora se n’è andata. Sei proprio come un fiume che scorre: le forme scorrono. Nell’infanzia avevi una forma, ora quella forma, non c’e l’hai più: se n’è andata.
Tu, come il fiume, cambi continuamente. Perciò quando di notte mediti a ritroso sugli avvenimenti della giornata, ricordati semplicemente che sei un testimone: non arrabbiarti. Qualcuno ti stava elogiando: non esultare: Osserva l’intera situazione come se stessi guardando con indifferenza un film.
E andare a ritroso è molto utile, in particolare per coloro che hanno qualche difficoltà con il sonno. Se hai qualche difficoltà ad addormentarti, se soffri di insonnia, mancanza di sonno, se fai fatica ad addormentarti, questa tecnica sarà di grande aiuto. Quando vai a ritroso, dipani la mente. Al mattino cominci ad arrotolare, e la mente resta presa in molte cose, in molti posti. Incompiute e incomplete, molte cose rimarranno nella mente, e non c’è tempo per far sì che si risolvano nell’istante stesso in cui accadono. Di notte quindi và a ritroso.
Questo è un processo di dipanamento. E quando ritornerai al mattino, quando ti trovavi sul letto, alla prima cosa fatta al mattino, avrai di nuovo la stessa mente fresca che avevi allora. E a quel punto puoi addormentarti come un neonato.
Puoi utilizzare questa tecnica dell’andare a ritroso anche per tutta la tua vita.
I Diabetici dicono che tutti i tuoi mali sono dovuti a cose sospese nel passato; hanno ragione. Se riesci ad andare a ritroso e a dipanare la tua vita, insieme a quel dipanarsi scompariranno completamente molti mali, è stato dimostrato da molti casi, risolti con successo.
Se vai a ritroso lentamente, dipanando lentamente la mente fino al primo istante in cui questo male apparve, se un po’ alla volta vai a ritroso fino a quando per la prima volta sei stato attaccato da questo male, se riesci a dipanare tutto fino a quel momento, verrai a sapere che questo male è fondamentalmente un complesso di altre cose, di certe cose psicologiche. Andando a ritroso quelle cose verranno a galla. Se passi attraverso il momento in cui il male per la prima volta ha attaccato, all’improvviso diventerai consapevole di quali furono i fattori psicologici che contribuirono a crearlo. E non devi far nulla: devi solo essere consapevole di quei fattori psicologici e continuare ad andare a ritroso. Molti mali scompaiono semplicemente perché l’insieme di quel meccanismo si rompe. Quando sei diventato consapevole dell’insieme di quel complesso, non è più necessario. Ne sei ripulito, purificato.
Si tratta di una profonda catarsi, E se riesci a farla ogni giorno, proverai un profondo senso di benessere, una nuova freschezza. Se poi riesci a insegnarla ai bambini, perché la facciano ogni giorno, non saranno mai appesantiti dal loro passato. Vivranno sempre qui e ora, non avranno mai bisogno di ritornare al passato. La mente vorrebbe iniziare dal mattino, ricordalo, ma in questo caso non avverrebbe un dipanarsi; anzi, l’intera realtà verrebbe accentuata: se parti dal mattino enfatizzi di nuovo ogni cosa e la trappola diventerà più profonda. Non andare mai dal mattino alla sera: vai sempre a ritroso. Solo allora potrai pulire tutto, purificare tutto.  Se cominci dall’inizio della giornata, all’improvviso sentirai di aver fatto un salto nel mattino e di aver cominciato di nuovo ad andare avanti. Non farlo, sii consapevole; vai indietro. Puoi allenare la tua mente ad andare a ritroso usando altri metodi. Vai a ritroso partendo da cento “novantanove, novantotto, novantasette”: vai a ritroso. Conta da cento a uno in ordine decrescente. Farai fatica, perché la mente ha l’abitudine di andare da uno a cento, mai da cento a uno. Allo stesso modo devi andare a ritroso con questa tecnica.
Facendone una pratica quotidiana, all’improvviso, un giorno, mentre sei al lavoro, nel mondo degli affari, in ufficio o in qualunque altra parte, sarai cosciente di poter essere un testimone degli eventi che ti stanno capitando proprio in quel momento. Se in seguito riesci a essere un testimone, e senza andare in collera puoi guardare al passato e vedere qualcuno che ti ha insultato, perché non farlo proprio ora, con quanto sta avvenendo nel presente? Qualcuno ti sta insultando: dov’è la difficoltà? Potrai metterti in disparte proprio ora e vedere che qualcuno ti sta insultando, e tuttavia tu sei differente dal tuo corpo, dalla tua mente, da quello che viene insultato: puoi esserne testimone. Se riesci a restare testimone, non ti arrabbierai: è impossibile. La rabbia è possibile solo quando sei identificato, altrimenti è impossibile.
Il sutra dice: “La tua forma”, non tu. Tu non sei mai stato lì. E’ sempre e solo la tua forma che viene coinvolta, tu non lo sei mai. Quando mi insulti, non insulti me: non puoi farlo, puoi insultare solo la forma. La forma che io sono è qui e ora per te. Puoi insultare quella forma e io posso distaccarmene. Ecco perché gli hindu hanno sempre insistito sull’essere distaccati dal nome e dalla forma.
Tu non sei né il tuo nome né la tua forma, tu sei la consapevolezza che conosce la forma e il nome, e la consapevolezza è diversa, totalmente diversa. Ma è difficile. Perciò comincia con il passato: in questo caso è facile, perché ora, con il passato, non c’è urgenza. Qualcuno ti ha insultato vent’anni fa, quindi non c’è alcuna pressione: è possibile che quell’uomo sia morto e tutto sia finito. E’ solo una faccenda morta, morta nel passato; è facile esserne consapevoli, ma, allorché riesci a diventare consapevole, non c’è alcuna difficoltà nel fare la stessa cosa con quanto sta accadendo proprio qui e ora.
Comunque cominciare dal qui e ora è difficile. Il problema è così pressante e vicino che non c’è spazio per muoversi. E’ difficile creare spazio e allontanarsi dall’avvenimento. Ecco perché il sutra dice di cominciare dal passato: osserva la tua forma, distaccato, standotene a distanza, indifferente, e sii trasformato attraverso questo Tu rimani sempre innocente, intatto; tu rimani vergine. Tutto passa, l’intera vita scorre: bene e male, successo e fallimento, lode e biasimo, tutto passa. Malattia e salute, giovinezza e vecchiaia, nascita e morte, tutto passa, e tu non vieni mai intaccato da nulla. Ma come conoscere questa realtà intatta dentro di te? Questo è lo scopo di questa tecnica. Comincia con il passato. Oppure guarda nel futuro, ma è difficile. Solo per alcune persone non lo è: per i poeti, per le persone dotate d’immaginazione che riescono a guardare al futuro come se stessero osservando la realtà. Ma in genere è meglio usare il passato. Per i giovani potrebbe essere meglio guardare nel futuro: per loro è più facile perché la gioventù è orientata verso il futuro. Per i vecchi non c’è futuro, eccetto la morte. Loro non possono guardare nel futuro, ne hanno paura. Ecco perché i vecchi cominciano sempre a pensare al passato. Continuano a tornare ai loro ricordi, ma commettono lo stesso errore. Cominciano dal passato e vanno verso il loro presente stato d’essere: questo è sbagliato, dovrebbero andare a ritroso. Se riuscissero a farlo molte volte, dopo un po’ sentirebbero che l’intero passato viene lavato via. In quel caso una persona può morire senza che il passato gli resti attaccato. Se riesci a morire senza che il passato ti rimanga aggrappato, morirai cosciente, morirai pienamente consapevole e per te la morte non sarà una morte: sarà piuttosto un incontro con l’immortale.
Ripulisci l’intera consapevolezza dalla profondità del passato, e attraverso questo processo il tuo stesso essere verrà trasformato. Provaci.
Questo metodo non è molto difficile, è necessario solo uno sforzo costante, non c’è alcuna difficoltà rispetto al metodo. E’ semplice, e puoi cominciare con la tua giornata.
Stanotte stessa, sul tuo letto, vai a ritroso, e ti sentirai benissimo, ti sentirai colmo di beatitudine, e in quel momento ti passerà davanti l’intera giornata, ma non avere fretta: lasciala passare lentamente in modo che nulla venga dimenticato. E’ una sensazione assai strana perché molte cose ti appariranno davanti agli occhi, molti particolari che ti erano sfuggiti perché eri troppo occupato. Ma la mente continua ad accumulare anche mentre sei inconsapevole. Passavi per una strada, qualcuno cantava, ma forse non ci avevi prestato alcuna attenzione. Forse non eri neppure consapevole di aver sentito quel suono, passavi semplicemente: la mente però l’ha udito, l’ha registrato e ora resterà aggrappato a te; questo per te diventerà un peso inutile. Perciò vai a ritroso, ma molto lentamente, come quando un film viene proiettato al rallentatore. Vai indietro e osserva i dettagli e quell’unico giorno sembrerà lunghissimo. In realtà lo è, perché per la mente ci sono state infinite informazioni, e ha registrato ogni cosa. Ora vai a ritroso. Pian piano sarai in grado di sapere tutto ciò che è stato registrato, e quando riuscirai ad andare a ritroso, sarà proprio come un registratore: sarà cancellato tutto. Quando arriverai al mattino ti sarai addormentato, e la qualità del sonno sarà diversa: sarà meditativa.
Poi, di nuovo, al mattino, quando sentirai di esserti svegliato, non aprire immediatamente gli occhi: vai a ritroso nella notte. All’inizio sarà difficile: potrai riuscirci solo un po’. Forse ti verrà in mente qualche frammento, qualche frammento di un sogno che stavi facendo proprio prima che il sonno s’interrompesse. Ma poco a poco, con uno sforzo graduale, riuscirai a penetrare sempre di più, e dopo un periodo di tre mesi riuscirai a risalire fino al punto in cui ti eri addormentato. E se riesci a rimontare penetrando nel sonno, la qualità del sonno e della veglia cambierà radicalmente, perché non potrai più sognare: sarà diventato inutile.
Se riesci ad andare a ritroso nel giorno e nella notte, l’attività onirica non è necessaria. Ora gli psicologi dicono che sognare è in realtà un dipanare. Se l’hai già fatto da solo, non ce n’è bisogno. Tutto ciò che era rimasto sospeso nella mente, tutto ciò che era rimasto incompiuto, incompleto, cerca di completarsi nel sogno.
Avere difficoltà a dormire significa fondamentalmente una sola cosa: la tua giornata incombe ancora su di te e tu non riesci ad alleggerirtene, vi sei aggrappato. Perciò in genere la gente pensa che i sogni siano disturbi del sonno, cosa assolutamente errata. I sogni non sono disturbi del tuo sonno, non lo stanno turbando: in realtà sono aiuti; senza di loro non potresti affatto dormire perché i tuoi sogni ti aiutano a completare ciò che è rimasto incompleto. E ci sono cose che non possono essere completate. La tua mente continua a desiderare assurdità che non possono essere realizzate nella realtà, dunque che cosa fare? Questi desideri incompleti continuano in te, e ti fanno sperare, ti fanno pensare. Come agire quindi? Per quanto riguarda la mente, non c’è alcuna differenza tra il sogno e la realtà. Qual è la differenza?
Il sogno è tuo e tu puoi fare qualunque cosa  Perciò la mente può dipanarsi nel sogno. Se pratichi questa tecnica, non ci sarà più bisogno di sogni. La qualità del tuo sonno cambierà totalmente perché, senza sogni, cadi alle radici del tuo
essere, e sarai consapevole nel tuo sonno. E’ questo che Krishna dice nella Gita: mentre tutti sono profondamente addormentati, lo yogin non lo è, sveglio. Ciò non significa che lo yogin non stia dormendo: anche lui dorme, ma la qualità del sonno è diversa. Il tuo sonno è solo un’incoscienza drogata. Il sonno di uno yogin è un profondo rilassamento con nessuna incoscienza, il suo intero corpo è rilassato; ogni fibra e cellula del corpo è rilassata senza che vi sia rimasta alcuna tensione, ma lui è pienamente consapevole dell’intero fenomeno.
Prova questa tecnica. Comincia da stanotte, provaci, e poi praticala anche al mattino, e quando senti di avere ingranato, di poterla fare, dopo una settimana
provala con tutto il tuo passato. Prenditi un giorno di vacanza. Vai in qualche posto solitario. E’ meglio se stai a digiuno e in silenzio. Ti stupirai. Di solito non riesci a ricordarti granchè, e non riesci a oltrepassare la barriera dei quattro o cinque anni di età. Coloro che hanno una memoria molto buona possono andare indietro fino all’età limite di tre anni, ma poi, all’improvviso, sopraggiunge un blocco e tutto si oscura. Se però ci provi, con questa tecnica un po’ alla volta infrangerai quella barriera, ed è molto facile che tu riesca a ricordarti il primo giorno in cui sei nato. Quella è una rivelazione. E quando tornerai al tuo sole e alla spiaggia sarai un uomo diverso. Se ti sforzi ancora di più, puoi penetrare nel grembo, a avrai ricordi del grembo: nove mesi di ricordi con tua madre. Anche quel periodo di nove mesi è registrato nella mente. Quando tua madre era depressa tu l’hai registrato perché anche tu ti sentivi depresso. Eri così legato a tua madre, così unito, talmente una cosa sola, che tutto ciò che accadeva a lei accadeva anche a te. Quando era arrabbiata anche tu lo eri. Quando era felice, tu eri felice. Quando veniva lodata, ti sentivi lodato. Quando stava male, tu sentivi il dolore, la sofferenza, ogni cosa. Se riesci a penetrare fino al grembo sei sulla pista giusta. Allora, un po’ alla volta, riuscirai a penetrare di più e a ricordarti il primo istante in cui entrasti nel grembo.
I desideri vengono creati dal passato e proiettati nel futuro. Se riesci a conoscere il passato in quanto sogno, tutti i desideri diventano impotenti. Cadono, semplicemente avvizziscono e il futuro scompare. In quella scomparsa di passato e di futuro, tu sei trasformato.

Osho – Il Libro dei Segreti 

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