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Per diventare Tantrika, bisogna avere l’anima di un eroe


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Il massaggio tantrico è una pratica potente, esula da tutto quello che induce ad una immagine prevalentemente sessuale del Tantrismo. Il Tantrismo è una via ascetica che passa attraverso la sperimentazione fisica. Non combatte il corpo, il desiderio, ma vi si immerge completamente, riportando il corpo alla sua concezione sacrale.
Non tutti possono praticare questo massaggio, né tantomeno questo massaggio può essere piegato a supposte velleità personali. Fioriscono sul web reinterpretazioni del massaggio tantrico delle più svariate: coccole, cinque elementi, ma anche sei o sette volendo. Impiego di piume, bende e unghie finte.
Il massaggio ha bisogno solo delle mani e della presenza.
Che si traduce in ascolto e adorazione dell’altro.
Non amo la parola Guru, ma se c’è un uomo che a me ha insegnato l’ascolto e la presenza nel massaggio è Daniel Odier che rimane uno dei pochi studiosi onesti che possono e debbono parlare di Tantra. Il virgolettato fa parte di una serie di appunti presi durante le sue lezioni che diventano per me fonte inesauribile di riflessione.
Poi va bene il massaggio al lingam, alla yoni e le richieste delle più improbabili, ma se vi lasciate portare dalla lentezza, dalla continuità, dalla presenza allora sì che siete nel viaggio.

“Per diventare Tantrika, bisogna avere l’anima di un eroe”
– da L’iniziazione di un occidentale all’amore assoluto di Daniel Odier

Il massaggio tantrico kashmiro è una potente forma di meditazione che consente di travalicare i limiti mentali e fisici per accedere a livelli di coscienza più elevati. Ma richiede doti e capacità particolari tanto per chi il massaggio lo esegue, quanto per chi lo riceve.
Paradossalmente ricevere un massaggio tantrico non è facile come si pensa. Siamo abituati per condizione e convinzione al “fare”, il nostro modus vivendi è nel “fare”, difficilmente il nostro atteggiamento sarà totalmente ricettivo e per totalmente ricettivo non intendo passivo. L’essere passivo è fruire in maniera quasi inconsapevole di qualcosa. Nel caso del massaggio si richiede invece consapevolezza e attenzione rispetto a quello che si sta ricevendo.
L’attitudine a ricevere un massaggio quindi riporta necessariamente l’attenzione sul corpo e sui limiti del corpo, su quello che sentiamo, ma soprattutto su quello che non sentiamo più.
Il massaggio tantrico erroneamente definito un massaggio sessuale in realtà spalanca le porte alla sensorialità, consentendo al corpo tutto di sentire.
Attraverso la pratica del massaggio la Kundalini, l’energia sessuale viene risvegliata e manipolata fino a raffinarla ed espanderla in tutto il corpo cosciente.
“Nel massaggio non poniamo limiti il solo limite è la presenza, sentire ciò di cui l’altro ha bisogno e non averne paura.”
Il concetto di presenza è un concetto non scindibile dalla esecuzione del massaggio tantrico.
La presenza consente l’ascolto dell’altro, attraverso la presenza consapevole io sento il corpo dell’altro e ciò che quel corpo mi chiede.
Ci sono alcune professioni che esigono naturalmente la presenza: le professioni forensi ad esempio, ma anche banalmente lavorare in una macelleria. Ciò che appare frutto dell’abitudine in realtà è frutto di una presenza consapevole. Il macellaio quando tahgia sa cosa deve fare e cosa non deve fare, certo lo stesso non può sempre dirsi degli uomini di legge, ma in entrambi in casi la presenza è indispensabile alla esecuzione della loro professione.
“Alla base c’e’ l’adorazione della persona che stiamo massaggiando se è presente questa adorazione può succedere di tutto.”
La presenza ci consente di comprendere appieno ciò di cui l’altro ha bisogno e di rispondere alle sue esigenze, piuttosto che, attraverso proiezioni pericolose, fare quello che noi abbiamo voglia di fare, in questo caso la presenza difetterebbe.
L’adorazione dell’altro è alla base del massaggio, ma dovrebbe essere alla base di tutte le relazioni sociali, ecco la profonda pericolosità del Tantrismo che veicola una idea del mondo basata sul rispetto profondo ed incondizionato dell’altro.
In questo senso scompare il concetto di limite nel massaggio, tutto è permesso, l’unico limite è dato dai bisogni dell’altro.
“La cosa più difficile è non avere intenzione né prima né durante il massaggio e non aver paura e tra queste due cose c’è uno spazio che deve essere esplorato, c’è molta libertà all’interno.”
La mancanza di intenzione durante il massaggio, la capacità cioè per chi lo dona di radicarsi completamente nel gesto, fa sì che non subentri il mentale attraverso l’ intenzione:
“Faccio questa cosa o non la faccio?”
laddove subentri l’intenzione infatti si ingenera la paura:
“Cosa succederà se io faccio questa cosa?”
Se si è totalmente presenti con il corpo, sarà il corpo a condurre attraverso le mani, danzando sul corpo dell’altro. Le nostre mani esplorano, cercano, si aprono lentamente alle necessità che il corpo dell’altro esprime senza alcuna paura, totalmente assorbite dalla valenza del gesto in sé.
“C’è una meccanica sessuale da osservare e di cui prendere coscienza, non diciamo che non deve iniziare questa meccanica sessuale, è automatico. E’ normale sentire eccitazione sessuale perchè è piacevole.”

Il massaggio tantriko lavora sull’energia Kundalini che viene normalmente rappresentata come un serpente dormiente alla base della schiena, quando la Kundalini è risvegliata il serpente si srotola lungo la colonna armonizzando i chakra, ma per il Tantrismo questa idea del serpente ha rimandi eccessivi all’erezione maschile, tanto che si ritiene essere la sede della Kundalini: il cuore rappresentata da una forma sferica che durante il massaggio si espande fino a contenere tutto il corpo. Durante il massaggio l’attenzione infatti è costantemente rivolta al cuore.
La Kundalini è l’energia sessuale, un serbatoio di incredibile potenza cui attingiamo ordinariamente per manifestare la nostra creatività, anche cucinare un piatto di pasta “sfizioso” richiede il dispiegamento di tale energia.
Il massaggio tantrico manipola l’energia sessuale ovviamente almeno inizialmente l’impatto è fortemente sessuale. Durante il massaggio infatti è frequente l’erezione per gli uomini, almeno nella fase iniziale poiché l’impatto infatti è fortemente fisico. I corpi si toccano, le mani sfiorano e il corpo reagisce agli stimoli, salvo poi nella prosecuzione diventare altro.
Dare una connotazione che sia solo sessuale a questa pratica, significa limitare grandemente il massaggio tantrico; nessun giudizio negativo per chi pratica massaggi erotici, che spesso vengono definiti tantrici, con tanto di corredo di piume ed unghie finte, ma il massaggio tantrico esplora il corpo nella sua integralità, lo riporta ad un sentire antico, con rimandi alla vita pre-uterina, l’associazione della respirazione, del battito del cuore, del tocco lento e consapevole sollecita la memoria ancestrale che le cellule conservano e il rimando alla Madre è inevitabile
“Durante il massaggio visiterai tutti gli stati dell’essere umano. Ti puoi sentire come un embrione nel ventre della madre o adolescente, ti puoi sentire come una donna di varia età.
Abbiamo voglia di essere toccati, con questa libertà è raro che avvenga e questo tipo di contatto guarisce tocchi maldestri che ci hanno fatto soffrire.”
Il massaggio consente di viaggiare attraverso il corpo e attraverso il tempo, di toccare quello che siamo stati, ma anche quello che saremmo. Mette in contatto con la parte più profonda dell’Io, quella che non può essere toccata, quella che il più delle volte non vuole essere toccata.
Siamo fatti di intrecci sottilissimi e fragili: la lentezza, la presenza e la continuità sfiorano le corde più intime dell’animo umano, il corpo celebra la sua sacralità e diventa tuttuno con il cosmo.
“E’ sempre un problema di equilibrio tra il guidare ed il seguire, è un punto difficile perchè spesso facciamo confusione tra ciò che noi vogliamo e ciò che la persona vuole.”
Durante il massaggio è quindi indispensabile la centratura e la presenza costante. L’ascolto di chi riceve il massaggio, del suo corpo, dei fremiti, delle vibrazioni che genera il tocco consapevole rendono il massaggio tantrico un’esperienza in cui corpo e mente si ricongiungono in un unicum inscindibile ed indistinguibile.
“All’inizio del massaggio non siamo né uomo né donna, poi succede che siamo uomo e donna e tutto il peso della cultura che ci obbliga ad essere uomo o donna. Bisogna tornare a qualcosa di primordiale che era presente. Puoi avere il sentimento di entrambi durante il massaggio
puoi essere uomo e donna.”
Attraverso il massaggio il maschile si riequilibra con il femminile e poiché le donne sono facilitate in questo essendo tantriche per natura, il massaggio fa sì che l’uomo sia in grado di sentire come una donna attraverso tutto il corpo, non limitando l’attenzione ai chakra più bassi, ma coinvolgendo interamente il corpo nel sentire.
“Il corpo è molto intelligente lascialo vivere. Il tuo corpo non ti racconta storie o la vive o non la vive. Per la testa tutto è complicato. Anche sapere se mettere lo zucchero nel caffè richiede connessioni neuronali. E’ per questo che è difficile insegnare questo massaggio perchè tocca corde molto profonde apre questioni molto profonde.”

Il massaggio dunque riporta la centralità sul corpo fisico, un corpo da cui ci siamo allontanati. Viviamo tempi in cui il mentale si è espanso: strumenti come i social network amplificano la distanza dal corpo, tutto diventa verbo, tutto relegato alla sfera del mentale, esautorati dal nostro corpo e dalle nostre sensazioni.
“In principio era il verbo ed il verbo si fece carne”
Il Tantrismo quindi come via mistica che passa attraverso il corpo per restituire ad esso la sua sacralità. Perchè il corpo sia carne e verbo insieme. 

cit. Daniel Odier