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Puoi
rimanere sempre nello hara, quello può diventare il tuo radicamento. In Questi
sutra Il meccanismo fondamentale usato, la tecnica fondamentale usata è questa:
se riesci a creare un centro all’esterno, da qualsiasi parte: nella mente, nel
cuore, o persino fuori su di un muro – e se ti concentri totalmente su di esso
escludendo l’intero mondo, ti dimentichi del mondo intero e nella tua
consapevolezza rimane solo un punto, all’improvviso verrai gettato nel tuo
centro interiore. Come funziona? Prima comprendi una cosa…
La
tua mente è soltanto un vagare, un vagabondare. Non è mai ferma in un punto. Si
sta sempre movendo, spostando, sta arrivando, ma non è mai ferma in un punto preciso.
Va da un pensiero a un altro, da A a B. Ma non è mai in A, non è mai in B. E’ sempre
in movimento. La sua stessa struttura è movimento. Può soltanto muoversi. Se ti fermi in A, in B o in un punto
qualunque, la mente lotterà contro di te: ti dirà di continuare a muoverti,
perché
se ti
fermi la mente muore all’istante. Può vivere solo nel movimento. Se ti fermi e
non ti muovi, la mente muore all’improvviso Non c’è più, rimane solo la
consapevolezza.
La
consapevolezza è la tua natura, la mente è la tua attività, proprio come
camminare. E’ difficile perché pensiamo che la mente sia sostanziale, che sia
una sostanza; non lo è, è solo un’attività. E’ un processo proprio come
camminare. Camminare è un processo, se ti fermi, il camminare non c’è più. Hai
le gambe ma non il camminare. Le gambe possono camminare ma, se ti fermi, le
gambe ci saranno ancora, ma non ci sarà alcun camminare.
Camminare
è una funzione, un’attività, come la mente. Se ti fermi in un punto qualsiasi,
la mente lotterà, dirà: “Va’ avanti!. La mente cercherà in ogni modo di
spingerti in avanti, indietro o da qualunque altra parte, basta proseguire. Andrà
bene da qualunque parte, ma non stare fermo in un punto. Se insisti e non
obbedisci alla mente… è difficile perché hai sempre obbedito. Non hai mai dato
ordini alla mente, non ne sei mai stato il padrone. Non puoi esserlo perché, in
realtà, non ti sei mai disidentificato dalla mente: tu pensi di essere la
mente. Questo errore dà alla mente una libertà totale, perché non c’è nessuno
che la domini, che la controlli. Non c’è nessuno! La mente stessa diventa il
padrone, ma questa supremazia è soltanto apparente.
La
mente è solo uno schiavo che finge di essere il padrone, ma ha finto così a
lungo, per vite e vite, che persino il padrone crede che lo schiavo sia il padrone.
Questa è solo una credenza. Prova il contrario e saprai che questa credenza era
del tutto infondata, solo una credenza.
Questo
primo sutra dice: “Oppure, immagina che i cerchi dai cinque colori della coda
del pavone siano i tuoi cinque sensi, nello spazio illimitato. Ora lascia che
la
loro bellezza si dissolva all’interno”. Immagina che i tuoi cinque sensi siano
cinque colori, e che questi cinque colori riempiano l’intero spazio. Immagina
semplicemente che i tuoi cinque sensi siano cinque colori: bellissimi colori,
vivi, che si estendono nello spazio infinito. A quel punto penetra all’interno
di questi colori, e percepisci un centro, dentro di te, in cui quei cinque
colori si incontrano. Immagina semplicemente questi cinque colori che penetrano
dentro di te e che si incontrano in un punto. Naturalmente questi cinque colori
si incontreranno in un punto. Qualsiasi punto andrà bene, ma lo hara è il migliore.
Pensa che si incontrino nell’ombelico, che l’intero mondo sia diventato colori,
e che questi colori incontrino il tuo ombelico in un punto. Osserva quel punto,
concentrati su di esso, finché non si dissolverà. Accadrà, perché si tratta solo
di immaginazione. Ricorda, qualsiasi cosa abbiamo fatto è solo immaginazione.
Se ti ci concentri, si dissolverà. E quando il punto si dissolve vieni sospinto
a forza nel tuo centro. Il mondo si è dissolto: per te non c’è più alcun mondo.
In questa meditazione c’è solamente colore. Hai dimenticato il mondo l’intero,
hai dimenticato tutti gli oggetti. Hai scelto solo cinque colori. Scegli cinque
colori qualsiasi.
Questa
particolare tecnica si addice soprattutto a quanti hanno occhi molto acuti, una
profonda sensibilità per i colori. Questa meditazione non sarà utile a tutti. Hai
mai notato che i tuoi sogni sono privi di colore? Solo una persona su cento è
capace di vedere sogni a colori. Tu li vedi solo in bianco e nero. L’intero
mondo è a colori e i tuoi sogni sono senza. Se qualcuno fra voi si ricorda che
i suoi sogni sono a colori, questa meditazione fa per lui. Se qualcuno si
ricorda che anche solo certe volte vede dei colori in sogno, questa meditazione
sarà fatta per lui. Perciò, prova: Ci
sono cinque colori. L’intero mondo è solo colori e questi cinque colori si incontrano
in te, da qualche parte, profondamente dentro di te. Concentrati su quel punto e
mantieni la concentrazione. Non muoverti da esso: resta focalizzato lì. Non
permettere che ci sia la mente; non cercare di pensare al verde, al rosso, al
giallo e ai colori. Non pensare. Limitati solo a osservare il loro incontrarsi
dentro di te. Non pensare a essi! Se pensi, sopraggiungerà la mente. Limitati a
essere ricolmo di colori che si incontrano in te, e poi concentrati sul punto
d’incontro. Non pensare! La concentrazione non è pensiero, non è
contemplazione. Se sei davvero ricolmo di colori e sei diventato un arcobaleno,
la coda di un pavone, tutto il tuo spazio interiore sarà ricolmo di colori;
questo ti darà una profonda sensazione di bellezza, ma tu non ci pensare; non
dire che è bello, non muoverti nel pensiero. Concentrati sul punto in cui tutti
questi colori si incontrano e continua a concentrarti su di esso. Scomparirà,
si dissolverà, perché è solo immaginazione. E, se forzi la concentrazione,
l’immaginazione non può perdurare. Si dissolverà. Il mondo si è già dissolto,
c’erano solo colori. Quei colori erano la tua immaginazione. Questi colori
immaginari si incontravano in un punto. Naturalmente quel punto era immaginario
e ora, con la concentrazione profonda, quel punto si dissolverà. Dove sei ora?
Dove sarai, allora? Verrai rigettato nel tuo centro. Gli oggetti si sono
dissolti grazie all’immaginazione. Ora l’immaginazione si dissolverà grazie
alla concentrazione. E a quel punto rimarrai solo tu, in quanto soggettività.
Il mondo oggettivo si è dissolto, il mondo mentale si è dissolto: ora resti
solo tu come pura consapevolezza. Ecco perché questo sutra dice: “In qualsiasi
punto dello spazio, o su di un muro”. Questo sarà d’aiuto.
Se
non sei in grado di immaginare dei colori, un punto qualsiasi su di un muro
potrà esserti utile. Puoi prendere una cosa qualsiasi come oggetto di concentrazione.
Se è interiore è meglio, ma, ricordiamoci, ci sono due tipi di personalità: per
coloro che sono introversi sarà facile concepire tutti i colori che si
incontrano all’interno.
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